La Provincia Autonoma di Bolzano ha recentemente approvato un provvedimento legislativo che permette l’uccisione dei lupi nel suo territorio. Un provvedimento che sta suscitando molte preoccupazioni e critiche da parte delle associazioni animaliste. La legge è stata giustificata come un mezzo per contenere i danni da predazione. In realtà sarebbe un modo per accontentare cacciatori e allevatori estremisti, che vogliono disporre del territorio altoatesino per il pascolo senza dover proteggere gli animali.
L’Enpa vuole salvare i lupi
L’Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali) denuncia che il provvedimento è privo di logica e risulta essere un’assurda priorità finanziaria, poiché vengono investite più risorse per l’uccisione dei lupi che per indennizzare gli allevatori per i danni presumibilmente causati solo da una piccola popolazione di lupi presenti nella zona.
Inoltre, sono sollevati dubbi sulle capacità della Provincia di identificare correttamente gli autori delle predazioni. Sembra infatti che non sia stata in grado di individuare le specie predatrici coinvolte in episodi avvenuti negli anni passati.
Secondo l’Enpa, la legge denominata “Aree di pascolo protette e misure per il prelievo dei lupi”, è solo un pretesto per armare i cacciatori e sterminare i pochi esemplari di lupi rimasti. Questo provvedimento entra in conflitto con la direttiva Europa Habitat e minaccia la sopravvivenza di questa specie.
Già pronti i ricorsi
L’associazione Enpa si impegna a contrastare questa legge e a proteggere i lupi, utilizzando tutti gli strumenti legali a sua disposizione. Presenteranno ricorsi al TAR e al Consiglio di Stato contro le autorizzazioni e gli atti emessi dal Presidente della Provincia per attuare la legge. Inoltre, denunceranno civilmente e penalmente chiunque uccida, ferisca o maltratti anche un solo lupo.
Enpa chiede anche alla Provincia di rendere pubblici i dettagli delle spese sostenute negli ultimi tre anni per la prevenzione dei danni causati dai lupi e di comunicare ufficialmente quali e quante misure di prevenzione sono state adottate e con quali risultati. Ritiene che la prevenzione sia l’approccio più efficace per favorire la coesistenza tra esseri umani e animali e che chi non investe in tali misure sia responsabile per ogni danno che potrebbe verificarsi.
