Da dove provengono i colori delle farfalle
Le bellissime tonalità e i motivi variopinti delle ali delle farfalle hanno sempre catturato l’attenzione degli scienziati. Una ricerca pubblicata su Proceedings of the National Academy of Sciences ha finalmente fornito nuove risposte sull’origine di questi colori. Lo studio è il risultato di una collaborazione tra istituti di Stati Uniti, Regno Unito, Puerto Rico e Italia, con l’Università di Parma tra i protagonisti grazie al contributo di Riccardo Papa, professore di Genetica. L’articolo, scelto come copertina della rivista, esplora un aspetto finora poco conosciuto: il ruolo degli RNA lunghi non codificanti (lncRNA) nell’evoluzione della colorazione delle ali.
Qual è l’importanza degli RNA non codificanti nella colorazione delle farfalle
La ricerca si concentra sugli lncRNA, una classe di RNA che non codifica proteine, ma svolge un ruolo fondamentale nella regolazione dei geni. Fino a poco tempo fa, il loro contributo alla diversità fenotipica era trascurato. Questo studio, invece, dimostra come uno specifico lncRNA sia in grado di influenzare le transizioni di colore nelle ali durante lo sviluppo. Mentre era già noto che alcuni geni codificanti proteine giocano un ruolo cruciale nello sviluppo morfologico, il potere regolatorio degli lncRNA era rimasto in gran parte inesplorato.
Qual è il gene che decide i pigmenti scuri nelle farfalle
Focalizzandosi su questo meccanismo, i ricercatori hanno scoperto che un gene, responsabile della produzione di un RNA e non di una proteina, controlla la distribuzione dei pigmenti scuri nelle ali delle farfalle. Grazie alla tecnica di editing genetico Crispr, è stato possibile rimuovere questo gene e osservare gli effetti: le farfalle che ne erano prive non sviluppavano le tipiche squame nere, dimostrando così la correlazione diretta tra RNA non codificanti e sviluppo dei colori nelle ali.
Che prospettive hanno le tecniche genomiche nel presente
Questo studio rappresenta un punto di svolta, poiché per la prima volta si dimostra concretamente la funzione regolatrice di un lncRNA nello sviluppo morfologico di un organismo. Le tecniche genomiche utilizzate confermano che questi RNA, pur non codificando proteine, sono attori chiave nell’evoluzione. Il loro potenziale nell’influenzare il cambiamento evolutivo apre nuove strade per la comprensione del processo evolutivo e della diversità genetica degli esseri viventi.
