Al giorno d’oggi non è insolito che un gatto viva fino a 15 o persino 20 anni. Con l’aumento di gatti più anziani, i proprietari sono interessati a capire quanti anni umani avrebbe il loro amato felino. Qui spieghiamo come calcolare l’età di un gatto.
Il gatto più longevo ha vissuto 38 anni
I gatti invecchiano rapidamente nei primi due anni di vita. Un gatto, infatti, raggiunge l’equivalente umano di 15 anni già durante il primo anno e 24 anni a due anni. Successivamente, ogni anno equivale a circa quattro anni umani. Il Guinness dei primati ha registrato il gatto più vecchio. Si tratta di Crème Puff, che visse fino a 38 anni, pari a 168 anni umani.
Vivere all’aperto fa invecchiare prima
Va notato che i gatti all’aperto invecchiano più velocemente, anche il doppio rispetto a quelli che vivono in casa. Questo perché affrontano maggiori rischi di incidenti e malattie.
Calcolare l’età di un gatto può essere fatto osservando i denti. I gatti nascono senza denti, ma entro quattro settimane, sviluppano denti da latte sostituiti dai permanenti entro i quattro mesi. La presenza di tartaro può indicare un’età più avanzata.
Le fasi della vita dei gatti
Le fasi della vita dei gatti, secondo le linee guida aggiornate del 2021, comprendono il periodo da gattino (nascita – 12 mesi), giovane adulto (1-6 anni), adulto maturo (7-10 anni), senior (oltre i 10 anni) e fine vita.
I segnali di un gatto ormai anziano includono cambiamenti nei denti, il grigio nel mantello, gli occhi nuvolosi, la ridotta attività, la perdita muscolare e i cambiamenti comportamentali come ansia, confusione o vagabondaggio.
In sintesi, capire l’età del tuo gatto in anni umani è cruciale per adattare le cure e riconoscere i segnali di invecchiamento, garantendo loro una vita sana e felice nel corso delle diverse fasi della loro vita.
