Il Pastore Tedesco, una delle razze canine più conosciute al mondo, ha origini in Germania grazie all’idea dell’ufficiale prussiano Max von Stephanitz. La sua visione era quella di creare una razza che rappresentasse l’intera nazione, caratterizzata da obbedienza e spiccata intelligenza. Max von Stephanitz, considerato il “padre” della razza, iniziò la selezione incrociando vari ceppi di cani da pastore senza seguire uno schema preciso.
La storia del Pastore Tedesco
La storia narra che nel 1899, Von Stephanitz, ispirato da un cane da pastore di nome Hektor Linksrhein, decise di creare un modello unico di cane da pastore. Acquistò Hektor e lo rinominò Horand di Grafrath, diventando il punto di partenza ufficiale per la razza.
Il nome “Pastore Tedesco” deriva dall’obiettivo di Max von Stephanitz di creare un simbolo unico per la Germania. Durante la Seconda Guerra Mondiale, i cani Pastore Tedesco erano ampiamente utilizzati dai soldati tedeschi. Dopo la guerra, il nome della razza fu problematico a causa della diffusa germanofobia. Vennero abbattuti molti di questi cani e nel Regno Unito cambiarono il nome in “Cane lupo alsaziano”. Nel 1977, il nome originario fu ripristinato.
Le caratteristiche
Il Pastore Tedesco è di taglia media, con una corporatura muscolosa, tonica e leggermente allungata. Il manto può essere corto o lungo, con presenza di sottopelo, e ha striature nere con variazioni di colore che vanno dal rossastro al marrone, giallo o grigio.
Il carattere del Pastore Tedesco è equilibrato e ubbidiente, con una notevole capacità di adattamento e intelligenza. È fedele, leale, socievole e giocherellone, adatto a chi ama le attività all’aria aperta. Tuttavia, detesta la solitudine e può sviluppare disturbi ossessivi compulsivi se lasciato solo per lungo tempo.
In termini di salute, il Pastore Tedesco può sviluppare malattie come le displasie dell’anca e del gomito, e la mielopatia degenerativa, dovute agli incroci della razza nel corso degli anni. La cura e la salute di questa razza richiedono attenzioni particolari.
