Le razze di cani coinvolte nelle recenti aggressioni mortali in Italia sono il pitbull e il rottweiler. L’ultimo episodio a Eboli, provincia di Salerno, dove un bambino di appena 15 mesi è stato sbranato da due pittbull mentre era tra le braccia dello zio. Lo scorso 14 febbraio, invece, a Manziana, alle porte di Roma, un uomo fu aggredito e ucciso da tre rottweiler mentre faceva jogging.
Cosa prevede la legge per i cani
Il mese scorso, il Ministero della Salute ha prorogato i contenuti dei precedenti provvedimenti sulla tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani. L’ordinanza non include più un elenco di razze pericolose, ma si concentrano sui comportamenti individuali dei cani. I proprietari devono ottenere un patentino e avere una polizza assicurativa se il loro cane è registrato come “morsicatore”. Inoltre devono tenere il cane al guinzaglio, tranne nelle aree appositamente recintate.
A cosa serve il patentino per i cani
Per promuovere la corretta gestione dei cani, i proprietari devono seguire corsi per ottenere il patentino. I Comuni, con l’aiuto dei Servizi Veterinari delle ASL e altre istituzioni, offrono questi corsi. L’ordinanza vieta l’addestramento che promuove l’aggressività, la selezione o l’incrocio per sviluppare l’aggressività, il doping dei cani e interventi chirurgici non curativi come il taglio di orecchie e coda o altri ancora che sono invece da ritenersi veri e propri maltrattamenti. Solo un veterinario può autorizzare interventi chirurgici al fine esclusivo di migliorare il benessere dell’animale.
Cosa rischia il proprietario di un cane che morde
I cani aggressivi sono registrati nel “Registro dei cani morsicatori”. I Servizi Veterinari delle ASL determinano le misure preventive e terapeutiche per questi cani, inclusa l’assicurazione obbligatoria per i proprietari e l’uso di guinzaglio e museruola in luoghi pubblici. Va infatti ricordato che i proprietari dei cani sono responsabili sia civilmente sia penalmente delle azioni dei propri animali.
