Home » Allarme per il riccio: ora è un animale a rischio estinzione
Il riccio europeo (Erinaceus europaeus), una specie diffusa in gran parte dell’Europa, è stato ufficialmente classificato come “Quasi minacciato” nella Lista Rossa IUCN delle specie a rischio. Questa decisione è stata presa nel 2023 dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) in seguito a una significativa riduzione della popolazione di ricci in tutto il continente. La nuova classificazione, corrispondente al secondo livello di minaccia su una scala di sette (che va da “non in pericolo” a “estinto”), indica che la specie è a rischio di scomparire nel lungo termine se le attuali condizioni ambientali e di popolazione non migliorano.
I dati indicano che negli ultimi dieci anni il riccio europeo ha subito un calo della popolazione compreso tra il 16% e il 33%, con variazioni a seconda della nazione. Paesi come il Regno Unito, la Norvegia, la Svezia, la Danimarca, il Belgio, i Paesi Bassi, la Germania e l’Austria sono tra quelli maggiormente colpiti, con alcune aree che hanno registrato diminuzioni fino al 50%. Ad esempio, in Baviera (Germania) e nelle Fiandre (Belgio), i ricci sono diventati sempre più rari, un dato allarmante che si aggiunge a un quadro complessivo preoccupante per la specie.
Le cause della diminuzione della popolazione sono molteplici e includono la perdita di habitat naturale, l’uso intensivo di pesticidi, il cambiamento climatico e l’incremento del traffico stradale, che spesso risulta letale per i ricci. A peggiorare la situazione contribuisce anche la lenta capacità di riproduzione della specie: i ricci europei si riproducono infatti una sola volta all’anno, il che rende difficile recuperare numericamente le perdite subite.
Questa nuova classificazione rappresenta un invito urgente alla conservazione della specie. Proteggere e ripristinare i loro habitat naturali, ridurre l’uso di sostanze chimiche dannose per l’ambiente e adottare misure di sicurezza sulle strade sono tra le azioni necessarie per garantire un futuro a questa iconica specie europea, da sempre simbolo della fauna dei nostri giardini e boschi.
© 2023 Animals Land - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
Gruppo Editoriale: Lumos - Findyourtravel - Foodando - Nearfuture - Worldculture
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