Home » Chip radioattivi nei corni per salvare i rinoceronti dai bracconieri
I rinoceronti sono tra le specie più minacciate dai bracconieri. Questi animali rischiano la vita soprattutto quando si avvicinano alle comunità umane. Tante, finora, le iniziative adottate per proteggerli. Adesso addirittura arrivano i chip radioattivi per fermare la caccia.
Diverse nazioni africane hanno implementato varie strategie per proteggerli, come la custodia da parte di milizie armate, l’istituzione di nuove riserve e il taglio dei corni dei giovani esemplari per renderli meno appetibili ai cacciatori. A causa della caccia secolare, i rinoceronti africani hanno anche evoluto corni di dimensioni ridotte per diminuire la loro attrattiva.
Recentemente, i biologi sudafricani hanno testato una tecnica innovativa e meno invasiva per proteggere questi animali: l’inserimento di piccoli chip radioattivi nei corni, rendendoli inutilizzabili nelle pratiche mediche cinesi tradizionali. Inoltre, hanno somministrato radioisotopi ai rinoceronti per tracciare l’origine geografica dei prodotti derivati dai loro corni, facilitando in questo modo il lavoro delle dogane. Questi interventi vengono effettuati in sicurezza dopo aver sedato gli animali, analogamente all’uso di vernici rossastre per diminuire il valore di mercato dei corni in altre regioni africane.
La richiesta di corni ha spinto sempre più bracconieri a cacciarli. Una mattanza che non si ferma nonostante le varie azioni a tutela di questi animali ormai in via di estinzione. Un’altra importante azione per fermare la caccia è stata la smentita della falsa credenza riguardante le proprietà terapeutiche dei prodotti farmaceutici orientali a base di polvere di corno di rinoceronte. È stato dimostrato che tali corni non possiedono alcuna proprietà curativa, poiché sono costituiti principalmente dalle stesse molecole di cui sono composte le unghie e i capelli umani. In questo modo si punta a ridurre l’attrattiva verso i corni dei rinoceronti, da sempre oggetto di compravendita sul mercato nero.
© 2023 Animals Land - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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