Il coccodrillo siamese è una delle specie di rettili più a rischio di estinzione nel mondo, a causa della riduzione del suo habitat e della regolamentazione dei corsi fluviali.
Dove vive il coccodrillo siamese
Questo coccodrillo vive nel sud-est asiatico, con una presenza significativa in Cambogia, dove è stato vittima del bracconaggio per molti anni. La caccia illegale ha decimato la popolazione a causa del valore elevato delle pelli di coccodrillo sul mercato nero, con destinazioni principali in Cina ed Europa.
Cosa fare per evitare l’estinzione del coccodrillo siamese
Negli ultimi decenni, gli ambientalisti hanno intensificato gli sforzi per proteggere questa specie. Sono stati avviati programmi per salvaguardare le nidiate e sono stati stanziati fondi governativi per creare nursery dedicate all’allevamento dei piccoli coccodrilli. Queste nursery sono simili a quelle presenti in alcuni giardini zoologici della Florida e dell’Australia, dove si allevano coccodrilli ed alligatori, ma con finalità conservazionistiche.

Un evento significativo è avvenuto alla fine di maggio scorso, quando un gruppo di ambientalisti ha scoperto tre nidi di coccodrilli siamesi nei pressi dei Monti Cardamomi, in Cambogia. Questa scoperta è stata sorprendente poiché non erano mai state rilevate nidificazioni in questa zona, né erano stati rilasciati esemplari nati in cattività, suggerendo una possibile ripresa delle popolazioni selvatiche. Successivamente, è stato trovato un secondo sito di nidificazione, portando il totale a circa 60 piccoli coccodrilli, un record positivo per la specie.
Quanto dura la vita di un coccodrillo
Il Fauna & Flora Cambodia Program ha definito questo evento come il più grande di riproduzione di coccodrilli siamesi selvatici mai registrato in Cambogia nel secolo. Tuttavia, gli ambientalisti sono consapevoli delle sfide future, poiché molti dei piccoli potrebbero non sopravvivere al primo anno a causa delle minacce naturali come la predazione. Coloro che sopravvivranno fino a 8-10 anni avranno l’opportunità di riprodursi, contribuendo alla ripresa della specie.
Gli ambientalisti sperano che questi nuovi nati possano aiutare la specie a superare la crisi attuale e a favorire ulteriori nascite in futuro. Gli scienziati continueranno a monitorare attentamente la situazione, preoccupati anche per la qualità dell’acqua nei fiumi e nelle aree costiere, che potrebbe influire sulla salute dei coccodrilli, come è già accaduto in Nepal.