I rinoceronti bianchi settentrionali potrebbero essere salvati dall’estinzione, nonostante ne siano rimasti in vita solo due esemplari femmina, sterili: Najin e Fatu. La speranza arriva dalla buona riuscita di un intervento di fecondazione artificiale. Praticato dal team internazionale del progetto BioRescue su un rinoceronte bianco del sud. Già nel 2018 una task force aveva cominciato a lavorare per il salvataggio di questa specie. Veterinari, scienziati e ricercatori si sono messi a studiare per effettuare un primo trasferimento di embrioni di un rinoceronte bianco del sud, andato a buon fine.
Cosa c’entra la fecondazione in vitro dei rinoceronti bianchi del sud con il rinoceronte bianco settentrionale?
Per capire la portata dell’intervento avvenuto, per la salvezza della specie dei rinoceronti bianchi settentrionali, bisogna fare un passo indietro. Infatti, bisogna andare a prima che Najin e Fatu fossero troppo deboli per riprodursi. Sono stati loro prelevati 12 ovuli, fecondati con lo sperma degli ultimi due esemplari maschi di rinoceronte banco settentrionale, Sudan e Suni, che sono poi venuti a mancare. Dunque, questi ovuli sono attualmente crio conservati in Italia. Poterli impiantare in un esemplare di femmina di rinoceronte bianco del sud darebbe la possibilità di dare continuità ad una specie praticamente già estinta.
Gli studi per comprendere come effettuare la fecondazione in vitro per un rinoceronte
Nonostante la fecondazione in vitro sia molto diffusa negli esseri umani, nei cavalli e nelle mucche, è la prima volta che viene praticata su un esemplare di rinoceronte. La difficoltà nell’applicazione della tecnica è dovuta alla grossa stazza dell’animale. Motivo per cui sono stati necessari 13 tentativi prima che una gravidanza andasse in porto. “È impegnativo in un animale così grande, in termini di posizionamento di un embrione all’interno del tratto riproduttivo, che è quasi 2 metri all’interno dell’animale”, spiega Susanne Holtze a Bbc News.
L’embrione, è stato creato utilizzando un ovulo di una femmina bianca del Sud proveniente da uno zoo in Belgio e fecondato con lo sperma di un maschio in Austria. Poi è stato trasferito in una femmina surrogata bianca del sud, alla Ol Pejeta Conservancy in Kenya. L’embrione ha attecchito e la gravidanza è iniziata nel settembre 2023. Purtroppo mamma rinoceronte è morta a causa di un’infezione da Clostridia. Però l’autopsia ha messo in luce che il feto si stava sviluppando bene e che aveva raggiunto la dimensione di 6,5 centimetri. Le probabilità che nascesse vivo e in salute erano molto alte, pari al 95%. Tutto questo rappresenta la speranza che la progenie di Najin e Fatu possa nascere grazie ad una madre surrogata, evitando così l’estinzione dei rinoceronti bianchi settentrionali.