È una corsa contro il tempo quella dei tanti volontari che da giorni lavorano per portare in salvo e generi di conforto agli animali che si trovano nelle zone della Emilia-Romagna colpite dalla alluvione.
In ordine di tempo, l’ultima operazione è stata condotta dall’Oipa a Bologna dove i volontari hanno portato in salvo cavalli e un asino in una scuderia di Budrio.
Donate balle di fieno per sfamare gli animali delle aziende agricole
Inoltre, ha spiegato Jessica Quercioli, delegata dell’Oipa di Bologna, due aziende agricole della provincia di Modena hanno regalato 22 grandi balle di fieno che sono state portate agli animali oramai affamati.
Sono oltre 250 mila gli animali che hanno bisogno di cibo, acqua e di essere messi al sicuro fra questi maiali, bovini, capre, pecore, senza contare le 400 aziende che hanno a dimora galline da uova, tacchini e poi gli alveari molti dei quali sono andati dispersi.
Questi sono i dati forniti dalla Coldiretti nelle province di Ravenna, Rimini e Forli-Cesena.
Gli animali a rischio di morire sono ancora moltissimi, molti imprenditori stanno segnalando la difficoltà di raggiungere gli allevamenti e con questo la possibilità che trapassino per mancanza di acqua e mangimi.
Un po’ meglio è la situazione degli animali domestici o degli allevamenti di cani.
I cani in salvo nella struttura di San Patrignano
In un solo giorno, sono stati salvati 89 cani e gatti dei rifugi che sono stati trasportati nelle strutture di accoglienza.
Alcuni cani salvati dai canili alluvionati sono stati portati a Sanpadogs, la struttura per cani che si trova nella comunità di recupero di San Patrignano dove i ragazzi che impegnati nella disintossicazione si stanno occupando dei quattro zampe che sono stati qui affidati.
