Home » Morti i due leoni portati in Ruanda per ripopolare la specie
Due leoni maschi, portatori di speranza per la reintroduzione della specie in Ruanda, hanno trovato la loro ultima dimora nel Parco nazionale dell’Akagera. La notizia della loro morte è stata recentemente rivelata dal parco, evidenziando il triste destino di Ntwali e Ngangari, i due leoni deceduti l’anno scorso a causa della vecchiaia.
I leoni, Ntwali di 13 anni e Ngangari di 12, facevano parte di un gruppo di sette esemplari portati in Ruanda nel 2015 con l’obiettivo di reintrodurre la specie nel Paese. La notizia della morte dei due leoni è recente anche se il decesso è avvenuto l’anno scorso. La loro storia, intrisa di impegno per la conservazione, è legata alla tragica situazione vissuta dalla popolazione di leoni in Ruanda dopo il genocidio del 1994.
Dopo il genocidio, gli sfollati di ritorno occuparono le aree protette del Parco nazionale dell’Akagera, causando la morte di tutti i grandi felini per proteggere il loro bestiame. In questo contesto difficile, Ntwali e Ngangari erano diventati simboli di speranza, vivendo inizialmente nelle pianure settentrionali della riserva e successivamente trasferendosi nella sua parte nord-orientale.
Attualmente, il Parco nazionale dell’Akagera ospita circa 60 leoni, tutti discendenti di Ntwali e Ngangari. La morte di questi due pionieri rappresenta un momento di riflessione sulla fragilità della vita selvatica e sulla necessità di continuare gli sforzi di conservazione per garantire la sopravvivenza della specie.
Secondo il National Geographic, Ntwali e Ngangari erano originari del Parco nazionale di Etosha, in Namibia. La loro storia evidenzia la complessità e la connettività degli sforzi di conservazione a livello globale. Nonostante la triste fine dei due leoni, il loro contributo alla reintroduzione della specie in Ruanda rimane significativo.
La morte di Ntwali e Ngangari è un capitolo triste, ma importante, nella storia della conservazione della fauna selvatica in Ruanda. La loro eredità vive nei discendenti che popolano ora il Parco nazionale dell’Akagera, sottolineando l’importanza di preservare e proteggere le specie in pericolo.
© 2023 Animals Land - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
Gruppo Editoriale: Lumos - Findyourtravel - Foodando - Nearfuture - Worldculture
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