Home » Traffico illegale di cuccioli, a Venezia smantellata la rete
“Ghost kennel” è il nome dell’operazione con cui i Carabinieri Forestali di Venezia, insieme al Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Verona, hanno smantellato un traffico illegale di cuccioli. Si tratta di Bouledogue francesi che arrivano dalla Romania, diretti a Verona ma poi smistati in tutta Italia.
Il nome dell’operazione che ha smantellato la rete illegale con cui venivano portati in Italia cuccioli di Bouledogue francese, ghost kennel, significa letteralmente “allevamento di cani fantasma”. Questo sottolinea come non ci fosse nessuna possibilità di tracciare la provenienza dei cuccioli che arrivavano in Italia. Spacciati da un rivenditore di Verona come animali provenienti da un suo allevamento rumeno che era, appunto, fantasma, inesistente.
Questa associazione criminale ha tentato di eludere tutte le norme che regolano il commercio degli animali di affezione, infrangendo così la legge 201/2010 ex art. 4. Inoltre, hanno infranto anche le leggi comunitarie e nazionali sul trasporto ed il benessere degli animali. A questo si aggiungono delitti di falso, truffa ed esercizio abusivo della professione medico-veterinaria.
Dalle indagini effettuate durante l’operazione ghost kennel, condotta dai Carabinieri Forestali di Venezia, insieme al Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Verona, è venuto fuori che i cani viaggiavano con falsi documenti europei. In particolare, erano falsi i passaporti PET, creati da un veterinario in Romania, complice dell’associazione criminale che portava i cuccioli in Italia. Anche il veterinario oggi è stato rinviato a giudizio. Non solo i documenti di viaggio dei cani erano illegali ma il microchip veniva inserito solo ai cani che sopravvivevano al trasporto. In questo modo i trafficanti abbattevano i costi relativi al chip e alle vaccinazioni obbligatorie dei cuccioli, sottratti alle cure delle mamme in maniera prematura. Anche le vendite erano fatte in maniera non tracciabile. I malviventi vendevano i cuccioli solo a chi poteva pagarli in contanti, a cifre comprese tra i 500 e gli 800 euro.
© 2023 Animals Land - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
Gruppo Editoriale: Lumos - Findyourtravel - Foodando - Nearfuture - Worldculture
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