La pet therapy è ormai un sistema consolidato per aiutare le persone a riprendersi se affette da disturbi psicologici come ansia e depressione. È chiaro che la presenza di un cane porta importanti benefici al benessere delle persone. Uno studio ha accertato però che il cane può essere d’aiuto anche nel prevenire la demenza senile.

La demenza colpisce 50 milioni di persone nel mondo
Questa è una malattia neurodegenerativa che colpisce principalmente gli anziani, portando a una graduale e irreversibile perdita delle facoltà cognitive. Le forme più comuni includono il morbo di Alzheimer, la demenza vascolare e la demenza a corpi di Lewy, e attualmente coinvolge circa 50 milioni di persone nel mondo, con la prospettiva di triplicarsi entro il 2050 secondo stime recenti. L’età avanzata rappresenta il principale fattore di rischio per lo sviluppo della demenza, ma la ricerca ha identificato anche altri contribuenti, tra cui fattori genetici, malattia aterosclerotica, elevati livelli di colesterolo, ipertensione arteriosa, fumo, eccessivo consumo di alcool e fattori psicologici come depressione o isolamento sociale.
Attualmente, non esiste una cura definitiva per la demenza senile, ma esistono terapie farmacologiche che mirano a migliorare i sintomi e a ritardare la perdita di autonomia. La prevenzione rimane fondamentale, con l’identificazione e il controllo dei fattori di rischio noti.
La ricerca ha individuato i benefici specifici di possedere un cane
Una nuova ricerca condotta dall’Istituto metropolitano di geriatria e gerontologia di Tokyo suggerisce che possedere un cane potrebbe offrire benefici significativi nella prevenzione della demenza. Lo studio ha coinvolto 11.194 persone tra i 65 e gli 84 anni fisicamente e cognitivamente indipendenti. Nel corso di quattro anni, è emerso che i proprietari di cani avevano un rischio inferiore del 40% di sviluppare demenza rispetto ai proprietari di gatti e coloro che non possedevano animali domestici. I ricercatori attribuiscono questo beneficio alla presenza di un cane, che favorisce l’uscita di casa, stimolando il movimento e il contatto sociale, mantenendo così attiva la mente.
Secondo Yu Taniguchi, ricercatore dell’Istituto nazionale per gli Studi Ambientali, prendersi cura di un cane aiuta le persone a mantenere abitudini di esercizio quotidiano e opportunità di partecipazione sociale, riducendo così il rischio di sviluppare demenza invalidante. Tuttavia, il team sottolinea che possedere un cane non garantisce protezione contro la demenza se non si pratica sufficiente esercizio fisico e si è socialmente isolati. Pertanto, mentre la compagnia di un cane può contribuire positivamente alla salute mentale, è essenziale combinare questa interazione con uno stile di vita attivo e un adeguato coinvolgimento sociale.