Comunemente conosciuti come granchi eremiti, i Paguri sono una famiglia di crostacei decapodi onnivori che ad oggi conta circa 1100 specie, alcune delle quali presenti anche in ambito domestico. La caratteristica principale di questi animali consiste nell’abitudine di utilizzare le conchiglie vuote come guscio protettivo. Queste ultime sono fondamentali per la sopravvivenza della specie, poiché oltre a fungere da dimora personale permettono ai suddetti crostacei di tutelare la parte posteriore del loro corpo, particolarmente morbida e vulnerabile. Per quanto riguarda l’habitat naturale si passa dalle acque salmastre alle zone terrestri di diverse regioni del mondo, tra cui la California, l’Egitto e il Giappone. In linea di massima, infatti, è possibile suddividere questa grande famiglia di artropodi in due macro-categorie: esemplari di terra ed esemplari di mare.

Il Terrario
Gli esemplari di terra sono generalmente più facili da trovare sul mercato, per cui di conseguenza sono i più diffusi tra le mura domestiche. Pur essendo abbastanza semplici da gestire, prima di adottare un Coenobita (paguro di terra) è comunque molto importante tenere conto di alcuni dettagli, soprattutto per quanto concerne il terrario. Partiamo dalla grandezza: per un gruppo di 4-5 esemplari si consiglia 60X40X30cm. Il substrato, invece, deve essere in fibra di cocco e sabbia quarzifera. Attenzione all’arredamento: i paguri si abituano lentamente alla cattività, per cui l’allestimento degli interni è da gestire gradualmente, cominciando da una vaschetta di acqua declorata e una di acqua salata. Le problematiche relative all’adattamento riguardano anche la temperatura, che va monitorata e regolata in modo tale da permettere a questi piccoli animali di acclimatarsi progressivamente al loro nuovo habitat artificiale.
Occhio alla specie
Contrariamente a quello che si potrebbe pensare la scelta della specie è tutt’altro che semplice: i giovani paguri sono molto simili tra loro, per cui confondere una varietà con un’altra è un rischio preoccupante e concreto. Basti pensare che uno dei paguri di terra più grandi del pianeta, che raggiunge il metro di lunghezza, da piccolo somiglia ad un esemplare che in età adulta non supera i 15 centimetri. Appare chiaro, dunque, che per evitare spiacevoli inconvenienti i neofiti dovrebbero affidarsi innanzitutto alle competenze professionali di un esperto, in grado di consigliare le specie più adatte per l’allevamento. Tra gli esemplari venduti in Italia si segnalano i ‘’Coenobita rugosus’’ che non superano i 4 centimetri ed i ‘’Cenobita brevimanus’’ che si aggirano intorno ai 16 centimetri. Non mancano vie di mezzo di 8 e 10 centimetri, più difficili da reperire, come il ‘’Coenobita violascens’’ e il ‘’Coenobita cavipes’’.