É notizia di oggi: gli ippopotami di Escobar minacciano l’ecosistema colombiano. Tra i lussi che il noto narcotrafficante colombiano si era concesso durate la su avita, c’era quello di aver importato illegalmente nel Paese degli ippopotami. Dopo la sua morte, nel 1993, quattro esemplari erano scappati, andandosi a stabilire nel fiume Magdalena e oggi il loro numero è cresciuto in maniera esponenziale. Sono, infatti, 150 gli esemplari di ippopotamo che discendono da quei tre che erano stati importati illegalmente da uno zoo statunitense. Una colonia che è cresciuta e si è moltiplicata, a danno dell’ecosistema del fiume Magdalena e di alcuni laghi vicini. il Governo Colombiano non ha ancora deciso come agire ma ci sono varie ipotesi.

La rivista Nature ripercorre gli step della proliferazione degli “ippopotami della cocaina”
La rivista Nature ha ripercorso gli step della proliferazione degli “Ippopotami della cocaina”, che rischiano di danneggiare seriamente ed irreparabilmente l’ecosistema colombiano e la biodiversità del fiume Magdalena. Un maschio e tre femmine, fuggiti dalla tenuta del re dei narcos, hanno proliferato, fino a diventare una popolazione di circa 150 esemplari. Si stima che questo branco di ippopotami, se continuasse a riprodursi in maniera così veloce, diventerebbe una colonia di 1.500 esemplari nel giro dei prossimi 16 anni. Ed è noto che gli ippopotami sono la specie più invasiva al mondo. Considerando che in Colombia non hanno predatori naturali, possono moltiplicarsi a dismisura.
Cosa fare con gli ippopotami di Escobar che minacciano l’ecosistema colombiano?
Cosa fare con gli ippopotami di Escobar? Questo è l’interrogativo che ha diviso il Paese. I ricercatori hanno chiesto che parte della fauna sia abbattuta e catturata per salvaguardare l’ecosistema dalla fauna invasiva. L’opinione pubblica si è divisa tra chi sostiene che gli animali debbano rimanere dove sono e chi sottolinea quanto danno procurino. Qualcuno sostiene che siano un’attrazione turistica. Altri ribattono che negli specchi d’acqua in cui vivono gli ippopotami sono proliferati i cianobatteri e le alghe potenzialmente tossiche, che danneggiano la qualità dell’acqua. Un allarme parte anche dai pescatori per queste motivazioni. Altri scienziati pensano che gli ippopotami, a breve, potrebbero del tutto soppiantare il lamantino delle Antille, in via di estinzione, che vive in quella zona. Resta palese il fatto che gli ippopotami di Escobar minacciano l’ecosistema colombiano e qualcosa va fatto.
Lo stallo dopo l’abbattimento di Pepe
L’affare è complesso, e lo è diventato ancora di più, dopo l’abbattimento di Pepe, l’ippopotamo maschio di Escobar, per mano dei soldati. Le due fazioni in lotta dell’opinione pubblica lasciano in stallo il Governo. I sostenitori dei diritti degli animali vogliono che gli ippopotami siano salvati. I ricercatori ribattono che più si aspetta, più esemplari dovranno essere abbattuti. Intanto i bracconieri vendono i cuccioli al mercato nero. Nemmeno la castrazione o la sterilizzazione potrebbero essere utili ad arginare la proliferazione degli ippopotami e, se intervenissero le popolazioni rurali della zona, la sorte degli ippopotami potrebbe essere peggiore dell’abbattimento programmato. il Governo di Bogotà dichiara di non volerli abbattere e nemmeno di volerli castrare ma non propone soluzioni per questa intricata matassa.