Home » Foche e balene rischiano la fame per lo scioglimento dei ghiacci
Non è solo la distruzione dell’habitat a minacciare le specie che vivono tra i ghiacci dell’Artico ma lo scioglimento dei ghiacci priva anche gli animali del loro cibo. Foche e Balene rischiano la fame perché la minore presenza di ghiaccio, a causa del surriscaldamento globale, implica una maggiore presenza di luce. La luce che penetra nelle profondità dell’Oceano, modifica il comortamento di quella schiera di piccolissimi e minuscoli animaletti che costituiscono il plancton e lo zooplancton. Dunque, con la scarsità di zooplancton, anche gli animali più grandi, che di esso si cibano, sono a rischio. Questo è quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Nature Climate Change, guidato dall’Istituto tedesco Alfred Wegener.
Lo studio evidenzia quanto sia importante contenere l’aumento della temperatura per evitare lo scioglimento dei ghiacci. Infatti, anche un decimo di grado incide sull’ecosistema artico. Quella che si è innescata è una reazione a catena per cui ghiacci più sottili provocano una mutazione delle condizioni di vita degli organismi che vivono nell’Oceano Artico. La maggiore penetrazione della luce, infatti, incide profondamente sulle abitudini dello zooplancton. Questo, infatti, segue la luce, migrando verso la superficie durante la stagione invernale e inabissandosi durante l’estate. Per cercare di capire questi meccanismi e i loro effetti sull’ecosistema, i ricercatori guidati da Hauke Flores hanno progettato e costruito un osservatorio autonomo posizionato sotto il ghiaccio durante una spedizione fatta nel 2020.
I dati ottenuti con questo metodo di ricerca sono stati, dunque, utilizzati per simulare gli scenari futuri. Secondo i ricercatori che hanno preso parte a questo studio, il movimento dello zooplancton rispecchierà la quantità di luce sempre maggiore. Quindi, questi organismi rimarranno nelle profondità oceaniche sempre più a lungo e saliranno in superficie per periodi sempre più brevi, durante la stagione fredda che sarà sempre più corta. Questo potrebbe causare scarsità di cibo per lunghi periodi con terribili conseguenze anche per orsi polari, foche e balene.
© 2023 Animals Land - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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