Home » L’Ue ammonisce l’Italia: “Non tutela delfini e tartarughe marine”
L’Italia non tutela adeguatamente delfini e tartarughe marine. È questa l’accusa mossa al nostro Paese da parte dell’Unione Europea. Secondo Bruxelles l’Italia ha in piedi attività “non adeguate” per la protezione dei delfini e delle tartarughe marine. Questi animali, infatti, spesso sono vittime delle attività di pesca nelle acque territoriali della Penisola.
Per questo motivo la Commissione europea ha avviato una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia. L’Ue sostiene che il nostro Paese non abbia istituito un efficace sistema di monitoraggio delle catture e delle morti accidentali di specie protette. Tra queste ci sono il tursiope troncato e la tartaruga comune, entrambi strettamente tutelati dalla direttiva Habitat dell’Unione Europea.
Secondo Bruxelles, l’Italia non ha condotto ricerche adeguate né ha adottato misure adeguate di conservazione per mitigare l’impatto negativo sulle specie protette che viene causato dalle catture e dalle morti accidentali. Inoltre, il governo italiano è accusato di non aver preso le misure necessarie per prevenire disturbi significativi a diverse specie marine e di uccelli marini, tra cui la berta maggiore, la berta minore, l’uccello delle tempeste europeo e il marangone dal ciuffo, nei siti designati Natura 2000 che sono ritenuti essenziali per la loro conservazione.
La Commissione europea ha dato due mesi all’Italia per rispondere alle accuse e adottare misure correttive. In caso contrario, il procedimento potrebbe avanzare alla fase successiva, con l’emissione di un parere motivato ed, eventualmente, l’applicazione di sanzioni pecuniarie. Questa procedura che è stata avviata dall’Ue evidenzia una mancanza di conformità da parte dell’Italia alle normative europee in materia di protezione della biodiversità marina e dei suoi abitanti. È un richiamo alla necessità di rafforzare gli sforzi per preservare e conservare gli ecosistemi marini, non solo nell’interesse della fauna e della flora locali, ma anche per garantire il rispetto degli obblighi internazionali assunti dall’Italia come membro dell’Unione Europea.
© 2023 Animals Land - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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