Il gatto persiano è una razza di felino che incanta per la sua maestosità e il portamento elegante. La sua storia ha radici antiche, sebbene il nome possa trarre in inganno. Contrariamente a quanto suggerisce il nome “persiano”, la razza non ha origine in Persia (l’attuale Iran) ma è il risultato di incroci tra gatti a pelo lungo, in particolare il gatto d’Angora, originario della Turchia.

Storia e caratteristiche del gatto persiano
L’arrivo dei gatti persiani in Europa risale al XVI secolo grazie allo scrittore Pietro Della Valle, che ne rimase affascinato. Nel corso dei secoli, la razza subì vari incroci e selezioni. Nel XIX secolo, la regina Vittoria d’Inghilterra contribuì alla sua popolarità portando due esemplari nella sua corte. Questo contribuì a far conoscere la razza in tutto il mondo, soprattutto tra l’aristocrazia.
L’aspetto più distintivo del gatto persiano è il suo folto manto di pelo lungo, che può avere diverse combinazioni di colore. Tra le varianti più comuni ci sono il pelo nero, il pelo bianco e il pelo blu, quest’ultimo particolarmente amato dalla regina Vittoria. Alcuni gatti persiani hanno un mantello formato da due o tre tonalità che creano un effetto tartaruga.
Oltre al pelo, l’aspetto elegante del gatto persiano è caratterizzato dalla testa rotonda e dagli occhi grandi, che possono essere di diversi colori, incluso il nero, il bianco o il blu. Alcuni esemplari hanno occhi di colore diverso, uno blu e uno arancio. Il muso è schiacciato, il corpo è compatto e muscoloso, e le zampe sono corte e affusolate.
Indispensabile una corretta alimentazione
Il gatto persiano ha un’aspettativa di vita di circa 14-15 anni, ma è soggetto a diverse patologie genetiche durante la sua vita, tra cui la sindrome del rene policistico, la displasia dell’anca, problemi respiratori, ipotiroidismo e problemi cardiaci. Una corretta alimentazione e visite regolari dal veterinario possono contribuire a prevenire queste malattie. Inoltre, a causa del pelo lungo, possono verificarsi occlusioni intestinali, quindi la toelettatura quotidiana è essenziale per evitare nodi e sporco.
Il temperamento del gatto persiano è tranquillo, e una volta che sviluppa fiducia nelle persone, si fa coccolare volentieri e quindi è anche importante sapere dove preferisce essere accarezzato. Tendono a stabilire legami affettuosi con i loro proprietari. Non richiedono spazi ampi, poiché sono noti per essere pigri e amanti del sonno e del relax. L’alimentazione del gatto persiano dovrebbe essere sana ed equilibrata, con una quantità elevata di proteine e una ridotta presenza di vegetali e carboidrati. In generale, questa razza è adatta alla vita in famiglia e si adatta bene a un ambiente domestico rilassato.