Il nuovo anno si apre all’insegna dell’ottimismo per il pianeta Terra, la natura e per la sua fauna. Il Wwf ha inanellato una serie di successi nei progetti di conservazione a protezione delle specie a rischio di cui si è resa protagonista. La prima vittoria riguarda le tigri: mentre nel 2010 se ne contavano in natura solo 3.200, a luglio 2023 il Global Tiger Forum ha stimato complessivamente un totale di 5.574 tigri, con un aumento del 74% rispetto a 13 anni fa. I maggiori successi in Bhutan, che detiene il record mondiale di avvistamenti di tigri alle quote più elevate (oltre i 4.400 metri). Anche in India la popolazione è in crescita: secondo l’ultimo censimento nel Paese vivono 3.167 tigri, 200 in più rispetto a quattro anni fa.

Recuperato parte dell’habitat dei Koale in Australia distrutto dagli incendi
Buone notizie anche per i koala dell’Australia: collaborando con oltre dieci organizzazioni che si occupano di rinaturalizzazione sul territorio nel nord del Nuovo Galles del Sud e nel sud-est del Queensland, il Wwf ha sostenuto 10 piantagioni che hanno coinvolto 263 volontari per riportare la vegetazione nelle aree colpite dagli incendi. Fra le azioni il monitoraggio di 72 siti dei koala e 50 nuovi accordi con i proprietari terrieri per proteggere 2.464 ettari di habitat dei koala.
In aumento il numero di elefanti in Africa
Risultati importanti, che il Wwf intende consolidare e migliorare, riguardano gli elefanti. Prima cosa – sostiene l’Associazione, da sempre impegnata per la protezione delle specie a rischio – per proteggerli, bisogna contati. Così sette velivoli si sono alzati in volo e per due mesi hanno monitorato alcune aree del continente africano. Lo studio ha stimato la presenza di 227.900 elefanti, distribuiti per il 58% in Botswana, il 29% in Zimbabwe e il resto in Namibia, Angola e Zambia.
Il cervo italico va a vivere in Calabria
Nuovo habitat anche per il cervo italico e la lince in Italia, destinatari di due importanti progetti targati. L’Operazione Cervo italico, che ha come obiettivo quello di creare una seconda popolazione di questa specie, presente solo con 300 esemplari nella Riserva naturale statale “Bosco della Mesola”, in provincia di Ferrara. Il progetto prevede la cattura e il rilascio nella nuova area identificata in Calabria di almeno 20 esemplari per anno, dal 2023 al 2025. Seconda iniziativa, il ULyCA2 (parte di un importante progetto di conservazione transfrontaliero, il LIFE Lynx) che vuole, invece, prevenire l’estinzione della lince. Da marzo a giugno 2023, 5 linci sono state rilasciate nella foresta del Tarvisio, nelle Alpi Giulie italiane, e sono ora monitorate grazie a trasmettitori GPS. E anche in questo caso, le attività a protezione delle specie a rischio messe in campo dal Wwf hanno dato i loro frutti. Infine, l’Italia conta sempre più nidi di tartarughe marine lungo le sue coste: sono stati individuati e messi in sicurezza più di 200 nidi, di cui ben 142 in Sicilia, 50 in Calabria, 15 nell’arco Ionico tra Puglia e Basilicata e altri 15 in Toscana. Un risultato eccezionale, se paragonato ai 61 nidi del 2022.