Home » Squali a rischio a causa della pesca e di altre attività dell’uomo
La dieta di questi animali comprende pesci ossei, pesci cartilaginei, molluschi, crostacei, pinnipedi, cetacei, tartarughe marine, serpenti marini, uccelli marini, echinodermi, vermi, anemoni di mare, meduse ed altri organismi. L’Oceano profondo, considerato il più grande e complesso degli ecosistemi terrestri, rappresenta l’ultimo rifugio naturale della biodiversità, lontano dalle attività umane. Tuttavia, è anche uno degli ambienti meno studiati sulla Terra. La mancanza di valutazioni approfondite sullo stato della biodiversità nelle acque profonde ha portato alla necessità di azioni regolamentari immediate.
Brittany Finucci, del National Institute of Water and Atmospheric Research, insieme a una squadra internazionale di ricercatori, ha condotto uno studio approfondito calcolando indicatori di cambiamento della biodiversità globale, analizzando lo stato e le minacce per gli squali e le specie marine profonde. Hanno utilizzato una catalogazione completa delle 521 specie di squali e specie marine profonde, stimando la loro sensibilità rispetto ad altri vertebrati marini e valutando il rischio di estinzione globale.
I risultati rivelano che gli squali e le razze marine profonde sono tra i vertebrati marini più a rischio. Circa un terzo degli squali delle acque profonde è oggetto di pesca, e la metà delle specie coinvolte nel commercio internazionale di olio di fegato è a rischio di estinzione. Queste attività stanno provocando un drastico declino nelle popolazioni, e data la lentezza della storia di vita di queste specie, il recupero risulta un compito arduo.
Attualmente, molte di queste specie non sono tutelate dalle attuali strategie di gestione. Gli scienziati propongono l’implementazione di un limite di profondità globale per l’attività di pesca e l’espansione delle aree soggette a divieto di pesca, al fine di migliorare la protezione di queste specie. Tali misure, insieme alle normative internazionali sulla pesca e sul commercio, potrebbero costituire una solida base per preservare la biodiversità negli oceani profondi e mitigare gli impatti deleteri del commercio internazionale su queste preziose creature marine.
© 2023 Animals Land - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
Gruppo Editoriale: USB - Findyourtravel - Foodando - Nearfuture - Worldculture
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