Home » Giovane cacciatore uccide il cervo ‘mascotte’ Bambotto
Bambotto, noto affettuosamente come “Otto” dai residenti, era un magnifico cervo con una storia unica. Nacque sette anni fa a Pecol, un incantevole paesino nelle Dolomiti bellunesi, e da subito la sua mamma lo portò sullo zerbino di uno dei cittadini locali. In un gesto di fiducia, lo affidò agli abitanti, proprio come aveva fatto lei per tutta la sua vita. Nel corso del tempo, Otto divenne la mascotte di San Tomaso Agordino, una frazione del paese.
Girava liberamente per le strade, si intrufolava nei porticati e addirittura faceva visita alle case degli abitanti, che lo accoglievano affettuosamente. Era una presenza affettuosa e ben voluta in tutta la comunità. La sua spontaneità e la sua presenza erano un riflesso di quanto gli abitanti amassero questo animale straordinario.
La notizia della morte di Bambotto ha scosso profondamente la comunità. Sembra che sia stato ucciso da un cacciatore, un giovane di 23 anni, uno di quelli in cui Otto aveva riposto fiducia. La comunità è in lutto, chiedendosi come qualcuno possa uccidere per puro divertimento un animale che faceva parte della loro vita quotidiana e che si faceva accarezzare finché si addormentava sereno. Le immagini e i ricordi delle visite di Otto si affollano sui social media, testimoniando l’amore e l’affetto che la gente nutriva per lui.
Nonostante l’indignazione della comunità, la legge sulla caccia e il calendario venatorio della Regione del Veneto non prevedono reati in questo caso. Le norme hanno permesso a questo giovane di uccidere un animale che era amico dei residenti, dei turisti e soprattutto dei bambini.
L’Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA) ha manifestato la sua profonda tristezza per la morte di Bambotto e ha dichiarato che sta valutando le possibilità legali per perseguire il responsabile di questo atto. L’ENPA sottolinea che la morte di Otto non è un episodio isolato, ma riflette una deriva venatoria in corso da mesi, caratterizzata da un senso di onnipotenza tra i cacciatori. L’organizzazione auspica un cambiamento nel quadro legislativo per garantire una coesistenza pacifica tra esseri umani e animali selvatici.
© 2023 Animals Land - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
Gruppo Editoriale: USB - Findyourtravel - Foodando - Nearfuture - Worldculture
© 2023 Animals Land - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
Gruppo Editoriale: USB - Findyourtravel - Foodando - Nearfuture - Worldculture