Sono almeno 5 gli esemplari di Caretta caretta spiaggiate sul litorale casertano nell’ultima settimana. Le tartarughe sono morte nella zona di Castel Volturno, probabilmente a causa di reti da pesca illegali e catture accidentali. La denuncia dell’accaduto arriva dal team del progetto europeo Life Turtlenest, coordinato da Legambiente e cofinanziato dal programma LIFE dell’Unione Europea, di cui sono partner la Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli e la Regione Campania. Il progetto opera in Italia, Spagna e Francia per tutelare i nidi di tartaruga.

L’appello a fare più controlli per evitare che le Caretta caretta muoiano
L’appello lanciato dal team del progetto europeo Life Turtlenest riguarda i controlli. Infatti, il ritrovamento di Caretta caretta spiaggiate non è isolato. Ogni estate sono molte le tartarughe Caretta caretta che si avvicinano alla spiaggia, nella zona del litorale Domizio-flegreo, per nidificare, in estate. Purtroppo, però, sono tante a perdere la vita prima di poter raggiungere la spiaggia e deporre le uova. Il numero elevato di tartarughe spiaggiate in pochi giorni è un chiaro segnale della necessità di maggiori controlli, soprattutto per arginare la pesca di frodo. Le autopsie delle tartarughe sapranno dirci di più selle cause della loro morte ma il sospettato numero uno resta la pesca illegale.
Il Litorale Domizio, una delle aree di nidificazione più importanti del Mediterraneo
Il Litorale Domizio è una delle aree di nidificazione più importanti del Mediterraneo, qui le femmine di Caretta caretta tornano per deporre le uova. Gli esemplari di tartaruga ritrovati spiaggiati sul litorale, infatti, erano femmine che, probabilmente, stavano tornando a riva per fare il nido. Dei 150 nidi tracciati in Italia, sono 13 quelli individuati nella zona di Castel Volturno, grazie alla collaborazione tra Life Turtlenest e le associazioni del territorio che partecipano all’advisory board del progetto.
Obiettivi del progetto Progetto Life Turtlenest
Le attività condotte dal progetto nel bacino del Mediterraneo Occidentale riguardano l’individuazione e la messa in sicurezza dei nidi, la sensibilizzazione delle popolazioni locali al tema della nidificazione delle tartarughe e quelle di ricerca scientifica. Grazie a questa forma di approccio integrato, il progetto permetterà di migliorare lo stato di conservazione della specie Caretta caretta anche grazie all’allargamento e all’istituzione di nuovi siti Natura 2000. Il progetto punta, inoltre a mitigare gli effetti della urbanizzazione delle coste. Infatti, i piccoli di tartaruga, abituati a raggiungere l’acqua seguendo la luce della luna, si trovano spesso disorientati dalle luci artificiali. Spesso le spiagge sono popolate da turisti e, dunque, inadatte alla nidificazione. Per questo le attività di monitoraggio, ricerca e informazione sono fondamentali per proteggere questi splendidi animali marini.