Cane mio, quanto mi costi! Dalla indagine effettuata da Altroconsumo, le spese veterinarie per le famiglie italiane sono in aumento.
La ricerca è stata compiuta in sei città, Bari, Bologna, Milano, Napoli, Roma e Torino, consultando 149 fra ambulatori e cliniche, analizzando il costo della prima visita per un cucciolo di un mese e mezzo.
Oggetto della ricerca sono stati anche i servizi di pronto soccorso e l’applicazione del microchip.
Ciò che è emerso è una grande differenza fra le città e anche fra Nord e Sud.
Infatti, a Roma si spendono in media 43 euro, a Napoli 39 mentre a Torino e Milano si arriva a pagare anche 80 euro.
I cani vanno dal dottore almeno tre volte all’anno
Altroconsumo ha raccolto oltre mille testimonianze e fra queste quattrocento hanno dichiarato di aver portato il proprio amico a quattro zampe almeno due o tre volte in un anno dal veterinario.
In assoluto, vanno dal dottore più i cani che i gatti.
Nelle spese considerate dalla indagine sono state considerate non solo le visite specialistiche, ma anche le medicine che occorre comprare, prescritte dal medico.
Occorre sottolineare che i farmaci di esclusivo uso veterinario hanno sempre costi elevati. Ma, dal 2021, è possibile somministrare agli animali anche quelli a uso umano, sempre che abbia lo stesso principio attivo.
E’ possibile scaricare una parte delle spese veterinarie
Il tutto, ovviamente, è caricato interamente sulle spese dei cittadini sebbene nella dichiarazione dei redditi è possibile una detrazione fiscale uguale al 19%, per un ammontare totale annuo di 550 euro.
La voce “applicazione del microchip” ha evidenziato anch’essa delle differenze in base alla zona del Paese.
Si parte dai 25 euro, per arrivare ai 65. Inoltre, cambia la disponibilità del veterinario dopo la collocazione del chip.
C’è chi si occupa della registrazione all’anagrafe a titolo gratuito, e chi chiede altri soldi per farlo.
Per finire, Altroconsumo ha studiato che sulle 149 strutture esaminate, scarso il 20% ha un pronto soccorso H24.
