Come i cambiamenti climatici stanno distruggendo gli allevamenti di molluschi
Negli ultimi anni, l’aumento delle temperature medie, soprattutto durante i mesi estivi, ha provocato una serie di effetti devastanti sugli allevamenti di molluschi. Le ondate di caldo estremo e la scarsa ossigenazione delle acque stanno compromettendo gravemente l’ecosistema marino. Durante la fase riproduttiva, infatti, le alte temperature favoriscono la proliferazione di microorganismi che producono mucillagine, rendendo difficile la sopravvivenza dei molluschi. Questo fenomeno ha già colpito pesantemente la produzione di cozze e vongole, con danni economici e occupazionali rilevanti.
Il granchio blu: una minaccia invasiva per la mitilicoltura
Il granchio blu è una specie invasiva estremamente vorace che sta mettendo a rischio gli allevamenti di molluschi italiani. La sua rapida diffusione, facilitata anche dai cambiamenti climatici, ha già causato notevoli danni in molte zone costiere del Paese. Questo predatore è in grado di decimare intere colonie di cozze e vongole, riducendo drasticamente la produzione e compromettendo la qualità dei prodotti ittici. La situazione è talmente grave che gli esperti del settore richiedono interventi urgenti per contrastare l’impatto di questa specie.
Le soluzioni richieste dagli esperti per salvare la mitilicoltura italiana
Per salvare gli allevamenti di molluschi in Italia, sono necessari interventi istituzionali urgenti. Gennaro Scognamiglio, presidente nazionale di Unci AgroAlimentare, chiede che il governo dichiari lo stato di calamità per il settore della mitilicoltura e che la pesca e l’acquacoltura abbiano accesso ai fondi di rischio climatico. È inoltre fondamentale rifinanziare il Piano Triennale Pesca per sostenere l’innovazione e il ricambio generazionale nel settore. Infine, occorre garantire strumenti di tutela sociale per i lavoratori colpiti dalla crisi.
