Gli animali sociali come i capodogli utilizzano la comunicazione per prendere decisioni di gruppo e coordinare attività essenziali come il foraggiamento e l’allevamento dei piccoli. Finora, era noto che alcuni clic usati dai capodogli comunicavano la loro identità, ma c’era poca comprensione del loro sistema di comunicazione.
Pratyusha Sharma e colleghi del Massachusetts Institute of Technology hanno analizzato i dati del Dominica Sperm Whale Project, il più grande archivio di registrazioni sui capodogli. Hanno studiato le registrazioni di circa 60 capodogli appartenenti al clan dei Caraibi orientali e hanno identificato un “alfabeto fonetico” di combinazioni di clic. Questo lavoro ha mostrato che il sistema di comunicazione delle balene è più articolato di quanto si immaginasse. In particolare, gli autori hanno trovato una “struttura combinatoria” nel loro linguaggio, che consente ai capodogli di creare una varietà di vocalizzi modificando clic e ritmi a seconda del contesto.
Sebbene il significato specifico di queste combinazioni di clic non sia ancora chiaro, la ricerca suggerisce che il linguaggio dei capodogli potrebbe trasmettere una vasta gamma di significati. Questo studio apre nuove prospettive sulla complessità della comunicazione animale e potrebbe avere importanti implicazioni per la nostra comprensione della vita sociale e della cognizione nelle balene.

Che pesce è il capodoglio?
Il capodoglio non è un pesce, ma un mammifero marino. Più precisamente, è una specie di cetaceo appartenente alla famiglia dei Physeteridae. Il nome scientifico del capodoglio è Physeter macrocephalus. Questi mammiferi marini sono i più grandi tra i cetacei dentati e sono famosi per il loro caratteristico capo massiccio e squadrato, che contiene un organo pieno di spermaceti, una sostanza cerosa.
I capodogli sono noti per la loro capacità di immergersi a grandi profondità e per periodi prolungati, il che consente loro di cacciare calamari giganti e altre prede che vivono negli abissi oceanici. Sono creature altamente sociali, spesso viste in gruppi familiari.
Come caccia il capodoglio?
Il capodoglio caccia utilizzando una combinazione di abilità uniche, tra cui l’ecolocalizzazione, le immersioni profonde e il suo notevole apparato dentale. Ecco una panoramica del processo:
- Ecolocalizzazione: Il capodoglio utilizza l’ecolocalizzazione per individuare le sue prede negli abissi oceanici, dove la luce solare non arriva. Produce una serie di clic acuti e rapidi, noti come “click train”, attraverso l’organo dello spermaceti situato nella testa. Questi clic si propagano attraverso l’acqua e rimbalzano sugli oggetti circostanti, restituendo un eco che permette al capodoglio di individuare la distanza, la direzione e le dimensioni delle sue prede.
- Immersioni profonde: I capodogli sono tra i mammiferi che si immergono più profondamente. Possono raggiungere profondità superiori ai 1.000 metri e rimanere sott’acqua per oltre un’ora. Questa capacità consente loro di accedere a zone in cui si trovano prede come calamari giganti, pesci abissali e altre creature di profondità.
- Caccia attiva: Una volta localizzata la preda, il capodoglio la cattura con la bocca piena di denti robusti. Questi denti sono progettati per afferrare e trattenere prede grandi e sfuggenti, come i calamari giganti. La caccia avviene generalmente nelle profondità marine, lontano dalla vista umana.
- Strategie di gruppo: Sebbene i capodogli spesso caccino in modo solitario durante le immersioni profonde, sono animali sociali che possono collaborare durante le fasi di caccia. I gruppi di capodogli possono coordinarsi per individuare prede o proteggere i piccoli durante le immersioni.