Quando sono nate le tartarughine caretta caretta a Forio d’Ischia
Nella notte tra il 21 e il 22 agosto, la spiaggia di Forio, sull’isola di Ischia, è stata teatro di un evento straordinario: la nascita di oltre 90 piccole tartarughe caretta caretta. Il nido, scoperto circa 50 giorni prima, è stato protetto e monitorato giorno e notte da un gruppo di volontari. La scoperta è avvenuta il 3 luglio, quando una tartaruga caretta caretta è stata avvistata mentre scavava nella sabbia della spiaggia della Chiaia, uno dei luoghi più frequentati dell’isola, per deporre oltre 100 uova. Questo evento ha richiamato l’attenzione degli abitanti e dei visitatori, che hanno seguito con trepidazione l’evolversi della situazione.
Come è avvenuta la nascita delle tartarughe caretta caretta a Ischia
Dopo la deposizione delle uova, l’area intorno al nido è stata immediatamente recintata e sorvegliata per garantire la sicurezza delle uova fino alla loro schiusa. Nella notte del 21 agosto, tra le 2.00 e le 4.00 del mattino, il momento tanto atteso è finalmente arrivato: le uova hanno cominciato a schiudersi e più di 90 tartarughe hanno iniziato il loro viaggio verso il mare. La scena è stata osservata da numerosi curiosi che, attratti dall’attenzione riservata al sito, hanno potuto assistere a uno spettacolo naturale raro e affascinante.

Oltre a Forio dove ci sono state altre schiuse di uova di tartaruga
La spiaggia di Forio non è stata l’unico luogo sull’isola a ospitare questo straordinario evento. Circa tre settimane fa, sulla spiaggia libera di Casamicciola, un nido non segnalato ha dato vita ad altre 50 tartarughe. I primi bagnanti della mattina hanno avuto la fortuna di assistere alla loro nascita, rendendo questa estate ischitana ancora più speciale. Questi eventi testimoniano l’importanza delle spiagge dell’isola come siti di nidificazione per questa specie.
Quali sono le caratteristiche della tartaruga caretta caretta
La tartaruga comune, nota scientificamente come caretta caretta, è la specie di tartaruga marina più diffusa nel Mediterraneo, ma anche una delle più minacciate. Questa specie, che respira attraverso il naso, la bocca e un’apertura situata nella parte anteriore del corpo, è presente in molti mari del mondo, tra cui l’Atlantico, l’Indiano, e il Pacifico. Nel Mediterraneo, le acque dell’Italia, Grecia, Turchia e Cipro, così come quelle di Tunisia, Libia, Siria e Israele, offrono habitat ideali. Particolarmente importanti sono le acque del delta del Po, che rappresentano un sito di foraggiamento essenziale per migliaia di esemplari, soprattutto subadulti, che frequentano queste zone ogni anno.