Per lungo tempo trascurata e considerata un’anomalia evolutiva, la menopausa sta ora attirando notevole interesse scientifico, non solo negli esseri umani, ma anche negli animali. Per quanto riguarda i cetacei si osservano più frequentemente casi di menopausa. Uno studio pubblicato su Nature ha rivelato che nelle specie di cetacei in cui le femmine attraversano la menopausa, si registra una maggiore longevità.
Chi appartiene ai cetacei
I cetacei sono mammiferi marini. Tra questi individuiamo le balene, i delfini, le orche, le focene, i beluga, i capodogli e i narvali. Non sono pesci, a questa categoria appartengono ad esempio i tonni, i salmoni, le sardine, gli squali e le razze. Pur condividendo l’ambiente marino, queste due categorie hanno seguito un’evoluzione molto diversa. I pesci, normalmente, sono animali a sangue freddo, capaci quindi di variare la temperatura corporea in base a quella esterna, mentre i cetacei hanno sangue caldo proprio come gli esseri umani e per preservare la temperatura corporea hanno uno strato di grasso sottocutaneo che li protegge dall’acqua fredda. Anche la pelle è diversa: i pesci hanno le scaglie mentre i cetacei delle piccole creste. I cetacei respirano con i polmoni e infatti sulla parte superiore del capo hanno lo sfiatatoio che sarebbe l’evoluzione del nostro naso, mentre i pesci hanno le branchie. Inoltre, i cetacei partoriscono dopo mesi di gestazione e si prendono cura dei figli mentre la gran parte dei pesci depone le uova. Infine la pinna caudale, quella terminale, è solitamente orizzontale nei cetacei e verticale nei pesci.

Quali sono gli animali che vanno in menopausa
Ci sono cinque specie di odontoceti (cetacei dotati di denti) le cui femmine attraversano la menopausa: il globicefalo di Gray, la pseudorca, l’orca, il narvalo e il beluga. In tutte queste specie, le femmine hanno un’aspettativa di vita eccezionalmente lunga: ad esempio, le orche possono vivere fino a 80 anni, mentre i maschi della stessa specie raramente superano i 40. Anche nelle specie di cetacei in cui le femmine non attraversano la menopausa, come nel caso del capodoglio, si osserva una longevità inferiore rispetto a quelle che lo fanno, con le femmine che vivono mediamente fino a 65 anni, quindici anni in meno rispetto alle orche. Gli autori dello studio attribuiscono questa discrepanza principalmente alla complessità delle strutture sociali di questi animali.
Perché le orche vanno in menopausa
Le orche, le pseudorche, i globicefali e gli altri cetacei con menopausa hanno tutti dinamiche sociali intricate, in cui le diverse generazioni si sovrappongono: le madri e le nonne continuano a svolgere un ruolo attivo nell’assistenza ai loro discendenti anche dopo aver superato l’età fertile. La loro esperienza di vita è preziosa per la sopravvivenza del gruppo, poiché trasmettono conoscenze cruciali sulla caccia e sulla localizzazione delle risorse alimentari alle generazioni più giovani. La menopausa, quindi, rappresenta un meccanismo per prolungare la vita degli individui senza prolungare il periodo riproduttivo, che richiede notevoli risorse. Grazie a questo adattamento, i cetacei che attraversano la menopausa possono assicurare la coesione e l’efficienza del loro gruppo sociale nel lungo termine.