La tragedia del salernitano, dove la vittima, di appena 15 mesi, è stato aggredito in giardino da una coppia di pitbull di proprietà di una amica di famiglia del piccolo, è solo l’ultima di una serie di disgrazie che vede coinvolta questa razza. Era già successo di recente in Sicilia dove, a febbraio scorso, una bimba di 4 anni di San Cataldo era stata morsa alla testa, alle braccia e ai glutei. Prima ancora, a gennaio, a Viterbo, era toccato a una bambina di due anni e mezzo, azzannata da un Pitbull ai piedi. Esperienza traumatica anche a Genova, a giugno del 2023, per un bambino di due anni che, a seguito dell’aggressione, riportò una lacerazione al naso, la frattura alla mandibola, una grave lesione della palpebra e dell’orbita di un occhio.
Storie terribili che chiamano in causa la responsabilità delle famiglie che adottano un Pitbull. “Avere un Pitbull in famiglia senza avere esperienza di cani di questo genere – dicono gli addestratori – è un rischio, è una forte responsabilità, figuriamoci poi se i cani sono due: tutto si amplifica e se succede qualcosa scatta la modalità branco”. Può bastare un gesto del bambino, un comportamento che il cane può interpretare negativamente, e scatta l’attacco. Per gli esperti, è necessario educare il cane ed educare anche il proprietario.

Le regole per convivere con un Pitbull
I proprietari di cani, che hanno figli piccoli, devono abituare il cane alla carrozzina e alla culla, al pianto e ai vagiti del bimbo. Bisogna cercare, insomma, di coinvolgere l’animale nella quotidianità del bambino.
I Pitbull vanno gestiti con fermezza, determinazione, coerenza. Bisogna dare delle regole da seguire e insegnarle con dolcezza, in maniera positiva: il cane deve accettare le regole come comportamento quotidiano.
Per chi possiede cani molossi è consigliato di rivolgersi a un centro di addestramento autorizzato quando il cane è ancora cucciolo.
Che problemi hanno i Pitbull?
Oltre alla questione dell’aggressività, i Pitbull possono soffrire di altri problemi comuni a molte razze canine, come:
- Ansia da separazione: i Pitbull sono cani socievoli che amano stare in compagnia. Se lasciati soli per lunghi periodi, possono sviluppare ansia da separazione, manifestando comportamenti distruttivi o abbaiando eccessivamente.
- Aggressività intraspecifica: alcuni Pitbull possono mostrare aggressività verso altri cani, soprattutto se non socializzati correttamente.
- Problemi comportamentali: come molti cani energici, i Pitbull necessitano di attività fisica e mentale regolare per evitare noia e frustrazione, che possono sfociare in comportamenti indesiderati.
È importante sottolineare che questi problemi non sono esclusivi dei Pitbull e possono essere prevenuti o gestiti con un’educazione e una socializzazione adeguate.
Chi è più aggressivo Pitbull o rottweiler?
Stabilire quale razza sia “più aggressiva” è un’impresa priva di senso scientifico. Ogni cane è un individuo con il proprio carattere e le proprie esperienze. Attribuire caratteristiche di aggressività a un’intera razza è fuorviante e pericoloso, alimentando pregiudizi e discriminazioni. Invece di concentrarci sulle razze, è fondamentale concentrarsi sui singoli cani e sui fattori che possono influenzare il loro comportamento. Un proprietario responsabile dovrebbe essere consapevole delle potenziali problematiche legate alla propria razza e adottare le misure necessarie per garantire un cane sano e felice, sia per lui che per la comunità.