In Nuova Zelanda c’è un Henry molto famoso. È il nome di un tuatara, rettile iconico e specie antichissima. Henry, un esemplare di Sphenodon punctatus, rappresenta l’ordine Sphenodontia, risalente all’era dei dinosauri. Sebbene assomigli a una lucertola, il tuatara appartiene a un gruppo completamente diverso e si distingue per una longevità straordinaria.
Henry vive oggi nel Southland Museum di Invercargill, in una sezione nota come “Tuatarium.” Con un’età stimata oltre i 110 anni, probabilmente 120, Henry è uno dei tuatara più longevi mai registrati. In natura, i tuatara solitamente vivono circa 60 anni, anche se alcuni possono raggiungere il secolo. La sua lunga vita ha persino visto il ritiro del suo custode, che lo ha curato per quasi cinquant’anni.
I tuatara crescono lentamente, raggiungendo la maturità a 35 anni, con una lunghezza massima di circa 50 cm e un peso di 1,5 kg. Questa specie è endemica della Nuova Zelanda, dove un tempo era diffusa in tutto il Paese. Oggi, però, i tuatara vivono allo stato selvatico solo su alcune isole a causa delle numerose minacce che hanno portato alla loro scomparsa da molte aree.
L’introduzione dei ratti con i coloni europei ha avuto effetti devastanti per la specie, poiché i roditori predano le loro uova e i piccoli. A ciò si aggiungono la perdita di habitat e il bracconaggio, che hanno contribuito al declino delle popolazioni selvatiche. Ora, molti tuatara sopravvivono principalmente in aree protette o in cattività, come nel caso di Henry.
Conoscere la biologia e le esigenze dei tuatara è essenziale per proteggere la specie. Per garantire la sopravvivenza di altri esemplari, la conservazione e il controllo delle minacce, come la predazione da parte dei ratti, sono cruciali. Programmi di recupero e l’istituzione di riserve dedicate possono aiutare a mantenere le popolazioni rimanenti in natura, affinché i tuatara non finiscano confinati in cattività come simboli di una specie a rischio, ma possano continuare a vivere nei loro habitat naturali.
© 2023 Animals Land - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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