Home » Il cervello dei gatti invecchia come quello umano: lo dice la scienza
Secondo una ricerca presentata da Christine Charvet, neuroscienziata comparata dell’Auburn University, i gatti anziani mostrano segni di atrofia cerebrale che ricordano quelli dell’invecchiamento umano, molto più che i topi. I risultati, parte del progetto “Translating Time”, rivelano che il cervello dei felini segue un processo di invecchiamento comparabile a quello umano, con cambiamenti nel volume cerebrale e una diminuzione delle funzioni cognitive simili a quelle degli anziani. L’obiettivo di questo studio è approfondire le basi della neurodegenerazione e migliorare la comprensione delle malattie cerebrali legate all’età.
Gli scienziati hanno raccolto dati su migliaia di felini, analizzando cartelle cliniche, campioni di sangue e scansioni cerebrali di oltre cinquanta esemplari. Utilizzando questi dati, hanno scoperto una relazione non lineare tra l’età dei gatti e quella umana. Ad esempio, un gatto di un anno equivale a un umano di circa 18 anni, ma dopo i primi anni, l’invecchiamento del felino rallenta. Un gatto di 15 anni, infatti, è simile a un ottantenne umano. Anche il declino cognitivo e le variazioni cerebrali che si manifestano nei gatti più anziani rispecchiano le modifiche osservate nel cervello umano in età avanzata.
L’accumulo di placche e grovigli proteici nel cervello dei gatti è paragonabile a quello che si verifica nelle persone affette da Alzheimer. Questo rende i felini un possibile modello per esplorare diversi aspetti della neurodegenerazione, anche se, come sottolinea Charvet, è importante utilizzare vari sistemi modello per ottenere un quadro completo. Altri animali, come i primati non umani o i ratti talpa, potrebbero contribuire a una comprensione più dettagliata di altre caratteristiche dell’invecchiamento cerebrale, offrendo diverse prospettive sugli studi legati alla longevità e alla resistenza alle malattie. In definitiva, lo studio del cervello dei gatti offre una finestra unica sui processi dell’invecchiamento, sottolineando l’importanza di un approccio multiforme alla ricerca sul declino cognitivo.
© 2023 Animals Land - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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